Perfezionismo e procrastinazione: qual è il legame e come evolvere

perfezionismo e procrastinazione

Perfezionismo e procrastinazione: 4 consigli per progredire

In questo articolo spiegherò il legame tra perfezionismo e procrastinazione.

Il perfezionismo può essere definito come uno stato mentale in cui una persona si sente obbligata a raggiungere obiettivi irrealistici, con standard elevati.

Il perfezionismo non è sempre negativo, perché ci permette di migliorarci in ciò che facciamo.

Ma se diventa troppo importante al punto da impedirci di agire, allora può causare problemi reali nella nostra vita personale o professionale.

La procrastinazione è l’evitamento di attività che sembrano noiose o poco interessanti. È una strategia per evitare lo stress e l’ansia, ma a termine ha effetti negativi.

Infatti, causa un ritardo nel lavoro da svolgere e quindi aumenta il livello di stress e crea un circolo vizioso.

Di seguito vi presento:

  • alcune ricerche che dimostrano il legame tra procrastinazione e perfezionismo
  • dei consigli pratici per gestire meglio il perfezionismo e ridurre l’abitudine alla procrastinazione

1 – Perfezionismo buono e cattivo

Come lo avete probabilmente già letto nei miei articoli precedenti, alcuni fattori psicologici non sono necessariamente buoni o cattivi.

Ad esempio, saprete probabilmente che esistono due forme di procrastinazione, quella passiva e quella attiva.

La procrastinazione passiva è la tendenza a rimandare le attività importanti anche se ciò comporta conseguenze negative nella vita lavorativa o privata.

La procrastinazione attiva, invece, è la scelta strategica di rimandare un’attività per portarla a termine in un secondo momento. In quest’ultimo caso, il compito sarà portato a termine in un tempo ragionevole.

Anche il perfezionismo può essere positivo o negativo, perché come dimostrano Sirois, Molnar e Hirsch (2017) il perfezionismo è un fattore multidimensionale e le preoccupazioni perfezionistiche sono correlate positivamente con la procrastinazione. Al contrario, la ricerca del perfezionismo è correlata negativamente con la procrastinazione.

Ciò significa che il perfezionismo motivato dal desiderio di migliorare non causa procrastinazione. Al contrario, questa forma di perfezionismo può essere benefica per progredire.

In questo caso, è nel vostro interesse rafforzare le vostre competenze e la fiducia nelle vostre capacità. Un modo per rafforzare la fiducia in se stessi è rafforzare l’autoefficacia, cioè la convinzione di poter riuscire in qualsiasi cosa si intraprenda. In questo senso, Xie, Yang e Cehn (2018) dimostrano che l’autoefficacia è in grado di mediare la relazione tra procrastinazione e perfezionismo autodiretto e che il perfezionismo autodiretto è un indicatore della ricerca del perfezionismo.

Quando invece il perfezionismo è diretto dall’esterno, ovvero dallo sguardo degli altri, dalle norme sociali, dalle paure, ecc, le persone tendono a rimandare le loro azioni e quindi procrastinano.

Consiglio pratico: cambiate ciò su cui vi concentrate

Invece di pensare continuamente alle reazioni dell’ambiente esterno, concentratevi su voi stessi. Partite dai vostri valori più importanti e fissate obiettivi coerenti con ciò che vi sta più a cuore.

2 – Fortuna o merito?

Il perfezionismo dipende anche dalla difficoltà di alcune persone a identificare i fattori responsabili dei loro successi e dei loro fallimenti.

Secondo Shafran (2002), anche quando raggiungono i loro obiettivi, i perfezionisti tendono ad attribuire il loro successo a fattori esterni. Al contrario, quando gli obiettivi non vengono raggiunti, questi individui possono mettere in atto strategie di coping evitanti, come la procrastinazione, per proteggere la propria autostima.

Consiglio pratico: diventate consapevoli della vostra difficoltà nel valutarvi

Cominciate a mettere in discussione la vostra attuale capacità di valutarvi e cercate di farlo in modo più oggettivo, definendo delle regole personali sulle quali avete un maggiore controllo e che vi permettano di avere maggiori probabilità di successo nella vostra vita quotidiana.

3 – L’importanza dell’autocompassione

Le persone perfezioniste sono estremamente critiche verso se stesse e questo ha un effetto negativo sulla loro autostima. Di conseguenza, non solo provano più emozioni spiacevoli degli altri, ma tendono anche a compiere sempre meno azioni e a procrastinare.

Ad esempio, Burnam e al. (2014) dimostrano che gli studenti che dubitano della loro capacità di successo, che considerano i loro errori come un segno di fallimento e che non si pongono standard personali elevati hanno maggiori probabilità di riscontrare un comportamento di procrastinazione problematico.

Le persone che cercano di essere più indulgenti con se stesse, invece, sono in grado di gestire meglio le emozioni e quindi continuano a fare del loro meglio nonostante gli insuccessi. Sapanci (2021) mostra il ruolo di mediazione dell’autocompassione nella relazione tra perfezionismo e procrastinazione.

Ciò significa che aiutando i perfezionisti a sviluppare una maggiore autocompassione, è possibile aiutarli ad accettare meglio il fatto che gli errori fanno parte della vita e quindi a ridurre la loro tendenza a procrastinare.

Consiglio pratico: diventate consapevoli del vostro dialogo interno

Iniziate a prestare maggiore attenzione a come comunicate con voi stessi. Potete anche scrivere quello che state pensando.

Poi, valutate il livello d’autocompassione del vostro dialogo interno scegliendo un valore compreso tra 1 e 10.

Poi reinterpretate la situazione in modo più empatico e scrivete una frase più comprensiva per descrivervi.

4 – Fate attenzione alla paura del fallimento

Yosopov (2020) dimostra che la paura di fallire predice la tendenza a generalizzare gli insuccessi all’immagine complessiva di sé e questa combinazione di effetti è all’origine dell’associazione tra perfezionismo e procrastinazione.

Ciò che causa veramente la procrastinazione nelle persone troppo perfezioniste è innanzitutto la paura di fallire.

La gestione di questa paura è essenziale perché può influenzare tutti gli ambiti della vita di un individuo.

La cosa più importante per aiutare un perfezionista consiste nell’aiutarlo a aumentare la sua autostima.

Per prima cosa, è importante capire che l’autostima è legata al contesto.

Vale a dire che ci si sente più o meno capaci a seconda delle situazioni che si incontrano nella vita.

Come ben sapete, non potete fallire in tutti gli ambiti della vostra vita.

Di conseguenza, per sviluppare la vostra autostima, concentratevi sui vostri successi. Poi, guardate a ogni nuova situazione come a un nuovo inizio e cercate di notare i vostri progressi, i punti forti e non solo i punti deboli.

Consiglio pratico: trasformate la paura in un vantaggio

Se avete paura di non farcela, anziché subirla usatela per motivarvi ad agire.

Innanzitutto, identificate le possibili conseguenze di un fallimento.

Poi, dedicare un po’ di tempo a trovare soluzioni per evitare questo esito spiacevole.

A questo punto, concentratevi sui benefici del successo.

Sfruttate il dolore del fallimento e il piacere del successo per progredire.

Infine, rendetevi conto del fatto che il fallimento non esiste se continuate a imparare tanto dai vostri errori quanto dai vostri successi.

Conclusione sul legame tra perfezionismo e procrastinazione

In questo articolo ho evidenziato i principali fattori che rendono conto del legame tra il perfezionismo focalizzato sulle aspettative altrui e la procrastinazione passiva.

Applicando i consigli che vi ho appena proposto, inizierete a ridurre la procrastinazione.

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Questo articolo è disponibile anche in altre lingue

EnglishPerfectionism and procrastination: what is the link and how to progress

Français Perfectionnisme et procrastination : quel est le lien et comment progresser

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